Ho provato a spezzarlo questo filo sottile e trasparente, ho provato con tutte le mie forze. Ho le mani sanguinanti e le mie labbra sono ferite nei vari tentativi di romperlo. Rivoli rossi scendono lungo il collo a disegnare immaginari merletti in un macabro dipinto sul mio corpo.Ed ora ho finito le forze, non riesco ne' a spezzarlo ne' a tenerlo teso questo filo che affonda sempre piu' nella mia carne.
E allora lentamente, asciugandomi le lacrime, lo avvolgo su se stesso fino a formarne una matassa: una matassa di filo trasparente. E la ripongo nel piu' elegante dei miei cesti.E li' stara' avvolto, nascosto, custodito come il piu' luccicante dei gioielli.
Ma ora e' giunto il momento di coprirlo con matasse piu' colorate, e' giunta l'ora di colmarlo quel cesto di fili nuovi, piu' caldi e di colori sgargianti. E' ora di giocare con ogni filo per farne una treccia arcobaleno.E forse un giorno quando saro' piu' forte, prendero' questo filo trasparente e ne faro' un ricamo, il ricamo piu' elegante che si sia mai visto.
terry ventisei settembre duemilasei alba